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PALAZZO ALBERGATI

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Palazzo Albergati (o Villa Albergati) è un palazzo in stile barocco, situato nei pressi di Zola Predosa e immerso nella campagna bolognese. Oltre ad essere la maestosa residenza di campagna della famiglia Albergati, è anche ritenuto una delle più originali ed importanti opere architettoniche seicentesche dell’intera Europa. In questo luogo spiccano i quadri, i mobili e gli sfarzosi arredi originali.

I lavori di edificazione cominciarono nella seconda metà del XVII secolo, più precisamente nel 1659, su commissione del marchese Girolamo Albergati Capacelli, il quale voleva superare in magnificenza tutte le altre residenze bolognesi, e si protrassero per una trentina d’anni. La progettazione del palazzo fu affidata all’architetto di famiglia Bonifacio Socchi e a Gian Giacomo Monti, giovane scenografo i cui punti di forza erano gli effetti illusionistici e il sontuoso gusto ornamentale.

 

Le peculiarità dell’edificio sono le eccezionali dimensioni e il curioso contrasto tra l’aspetto austero dell’esterno e quello barocco dell’interno. Di grande rilievo sono, infatti, i decori e gli affreschi del Seicento e Settecento su soffitti a volta e pareti: nelle loro opere del piano nobile, Giacomo Alboresi e Angelo Michele Colonna presentano colte allegorie politiche; negli ambienti privati, Marc’Antonio Chiarini e Giovanni Antonio Burrini ritraggono personaggi ed episodi mitologici. Degni di menzione sono anche i quadri raffiguranti soggetti esotici.

Tra le innumerevoli stanze del palazzo, quella che sicuramente spicca di più è il Salone d’Onore al piano nobile, alta più di 30 metri, con un’apertura direttamente comunicante con il secondo piano, detto “delle ringhiere”. Proprio in corrispondenza del varco circolare, sul soffitto, è affrescato il quadrante di un orologio, ben visibile dal cuore del primo piano.

Un’altra caratteristica curiosa del palazzo sta nella bizzarria delle scale: elicoidali, a doppia spirale, a chiocciola, a gradini asimmetrici.

 

La campagna che circonda la villa si inserisce nella geometria dei fossi della pianura circostante e racconta della doppia funzione del palazzo: luogo di villeggiatura, ma anche di amministrazione della proprietà terriera. Palazzo Albergati è collocato all’interno di un giardino di ben 130 000 m2, e dotato di 7000 m2 di aree espositive.

Fin dai primi anni, inoltre, le sue grandi sale furono utilizzate da Francesco Albergati Capacelli, commediografo e attore, come teatro per musica e prosa. In breve tempo il Palazzo si trasformò in un centro vivissimo di vita mondana e culturale ospitando papi, re, principi, musicisti, letterati, scienziati e famosi avventurieri. Nel corso dei secoli ha ospitato illustri personaggi della politica e della cultura europea, da Carlo Goldoni (che per il teatro della villa scrisse cinque commedie) a Voltaire, da Juan Carlos di Spagna a Luciano Pavarotti.

Palazzo Albergati è oggi sede convegnistica, conviviale ed espositiva, in grado di ospitare qualunque genere di manifestazione: convegni, lancio prodotti, anniversari, fiere, eventi moda, spettacoli, gala, feste e pranzi/colazioni. L'edificio è utilizzato altresì come sede di eventi culturali e musicali, di cui è un esempio "Corti, Chiese e Cortili", rassegna estiva di musica colta, sacra e popolare.

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