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Palazzo ducale di Sassuolo

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Il palazzo ducale di Sassuolo risale intorno al 1600, sul sito di un precedente castello chiama ​Rocca.

La Rocca

Il castello apparteneva a Borso d'Este che lo cedette ai Pio nel 1609 e successivamente ritornò in mano degli d'Este.

Il castello fu poi fatto trasformare in palazzo dal duca Francesco I d'Este​, uomo colto e molto ambizioso che, nonostante l'esiguità del suo piccolo ducato, svolse un'attività politica di respiro europeo e volle che la sua corte potesse stare alla pari delle grandi corti d'Europa.

Durante l'occupazione napoleonica​, i signori a cui apparteneva lo abbandonarono e fu occupato dagli invasori. Nel corso dei secoli venne utilizzato come salumificio e il grande parco del palazzo divenne un'azienda agricola. Per interessamento dell'allora principe ereditario Umberto di Savoia​, fu acquisito dallo Stato ed assegnato all'​Accademia militare di Modena che se ne servì parzialmente e saltuariamente per corsi speciali degli allievi ufficiali e come sede sussidiaria in caso di necessità.

All'entrata troviamo due statue di​ Antonio Raggi​ raffiguranti Galatea e Nettuno

Di fronte all'entrata nel cortile interno c'è in una grande nicchia con una statua di Nettuno, e altre due

statue rappresentanti l'​Allegrezza e l'​Eternità opera di Maschio Lattanzio. Al primo piano c’è una grande galleria con tutte le pareti decorate.

Le figure sono del Boulanger, che ha rappresentato scene mitologiche riguardanti Bacco in una grandiosa successione di colori e di forme. Dalla galleria, che ha ampie vetrate sulla facciata verso la piazza, si accede agli appartamenti del duca e della Duchessa, affrescate con scene mitologiche e​ allegorie​ di varie​ Virtù.

Facciata_principale_del_palazzo_ducale_d
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